Il 5 giugno 2023 in occasione della WWDC (WorldWide Developers Conference) Apple ha lanciato il prodotto che più di ogni altro sembra essere destinato a modificare le nostre esistenze: un visore per la realtà virtuale e aumentata. Vediamo in questo articolo quali sono le sue caratteristiche e come cambierà (forse) per sempre le abitudini di tutti, prezzo permettendo.
1. Apple Vision Pro: tutte le caratteristiche del gioiellino tech da 3500 dollari
Il CEO di Apple Tim Cook lo ha definito come l’oggetto che “segnerà la nuova era dell’informatica spaziale”. Cos’è in sostanza il nuovo Apple Vision Pro? È un visore dal design accattivante e avanguardistico che combina insieme realtà virtuale e realtà aumentata grazie a un nuovo, potentissimo sistema operativo, il VisionOS.
Secondo i rumors sarà disponibile dal 2024 alla “contenuta” cifra di 3500 dollari circa. Apple Vision Pro sembra essere molto di più di un semplice visore in ragione di alcune sue caratteristiche peculiari che permettono un’immersione, a detta di chi lo ha testato, totale.
Quali sono dunque le caratteristiche che sembrano distinguerlo da tutti i visori prodotti in precedenza e che ne giustificherebbero, almeno in apparenza, il costo?
In primo luogo, lo schermo trasparente che permette di guardare a 360° l’ambiente circostante e di muoversi in esso senza togliere il visore. Un punto a favore enorme perché abbatte ogni barriera visiva con il mondo esterno, permettendo al soggetto un’esperienza di realtà aumentata totalizzante.
Il secondo elemento è la presenza dei sensori per il tracciamento dei movimenti delle braccia e per quello degli occhi, in grado di mappare il movimento e gli spostamenti della persona, permettendo così una mobilità ottimale in diverse situazioni virtuali.
Il terzo elemento è la fotocamera 3D, la prima mai realizzata. Un altro elemento che strizza l’occhio al potenziamento della realtà aumentata in una dimensione di pieno coinvolgimento della persona e di quasi tutti i suoi organi di senso.
L’ultimo elemento è senza dubbio la qualità dello schermo: ben 23 milioni di pixel micro-OLED distribuiti su una lente a 3 blocchi, che permette una visione cristallina di ciò che si sta guardando, oltre alla possibilità di vedere un’immagine da tutti i punti di vista. Letteralmente, è come trovarsi dentro ciò che si sta osservando.
Il sistema gode di tutte queste potenzialità per merito di un chip, l’M2, capace di eseguire simultaneamente algoritmi avanzati di visione artificiale e offrire una grafica straordinaria.
Un nuovo, potentissimo chip, a detta di Apple, dedicato all’elaborazione dell’input da telecamere, sensori e microfoni, in grado di trasmettere le immagini ai display entro 12 millisecondi.
Un elemento che colpisce per l’estrema rapidità, annullando del tutto eventuali ritardi e catapultando l’individuo in un mondo virtuale perfettamente allineato a quello reale. Vediamo nel prossimo capitolo le implicazioni di questo nuovo, sorprendente strumento dal punto di vista della privacy e della cybersecurity.
2. Apple Vision Pro anticipa la cybersecurity a mappatura di iride
Apple e moltissimi altri colossi dell’informatica sentono sempre più necessaria la preoccupazione per tematiche quali la cybersicurezza e la tutela della privacy online, due tematiche più calde che mai, di cui abbiamo parlato di recente qui: La sfida della cybersecurity nel mondo digitale: come proteggere le informazioni sensibili
Quali sono le caratteristiche offerte in questo senso dal nuovo visore Apple? Senza dubbio la presenza di un nuovo sistema di riconoscimento, non più facciale, come visto in quasi tutti i recenti modelli Iphone o digitale, come negli ultimi pc Mac. La nuova tecnologia di riconoscimento si basa sulla scansione dell’iride.
Una caratteristica questa che ci proietta come un fulmine nel futuro e ci riporta alla mente i film di fantascienza che abbiamo tanto amato. Ma questa sembra essere tutt’altro che fantascienza.
Il nuovo sistema di tracciamento OpticID di Vision Pro permetterà infatti, secondo Apple, un riconoscimento sicuro al 100% perché basato sull’unicità dell’iride di ogni singolo individuo.
In più la lettura dei dati è crittografata e protetta, al fine di assicurare, a detta di Apple, la massima protezione dei dati sensibili.
Vediamo nel prossimo capitolo una recentissima questione che potrebbe rallentare o modificare l’uscita del tanto atteso gioiellino tech.
3. Vision Pro e i presunti problemi con la registrazione del marchio
È recentissima la notizia secondo la quale Vision Pro di Apple potrebbe, in ultima istanza, non chiamarsi così al momento dell’immissione ufficialmente nel mercato.
Sembra infatti che decine di altre aziende, tra le quali Huawei, abbiano già registrato il marchio Vision Pro. Attualmente vi sono nel mondo circa 60 registrazioni di questo marchio, tra quelle già approvate e quelle in corso di valutazione.
Un colpo di scena prima dell’uscita del nuovissimo strumento di realtà aumentata Apple. Davvero il già attesissimo visore dovrà cambiare nome? A quanto pare, non necessariamente.
La registrazione di marchi, infatti, dipende anche dal settore in cui operano le aziende che hanno effettuato la registrazione. In caso di contesa vincerà l’azienda che offre il servizio più pertinente al settore di appartenenza del marchio.
Seguendo questo ragionamento non solo Huawei ma anche Cognex, un’altra azienda che si occupa di 3D, potrebbe fare da barriera all’uscita del visore Apple con il nome di Vision Pro, ma solo in apparenza.
Sembra, infatti, che Cognex sia già fornitore di Apple per cui, almeno per il momento, l’ipotesi sembra scongiurata. Vedremo più avanti come si evolverà la vicenda, soprattutto nella probabile diatriba che potrebbe aprirsi con l’altro colosso tech, Huawei.
Nel prossimo capitolo analizzeremo, in breve, quelli che potrebbero essere vantaggi e svantaggi dell’utilizzo massivo di una tecnologia di questo tipo, aspetti da tenere sempre ben presenti quando si approccia un nuovo artefatto digitale.
4. Realtà aumentata e realtà virtuale nel bene e nel male
Dopo aver descritto tutti gli elementi di spicco del nuovo Vision Pro di Apple andiamo ad approfondire insieme i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo massivo della realtà aumentata e della realtà virtuale.
Vantaggi della realtà aumentata:
- Esperienza immersiva: arricchisce l’esperienza dell’utente sovrapponendo elementi digitali al mondo reale.
- Miglioramento dell’apprendimento: può essere utilizzata nell’ambito dell’istruzione e della formazione per creare esperienze di apprendimento interattive e coinvolgenti.
- Potenziale nel settore del commercio e marketing: offre nuove opportunità nel campo del commercio e del marketing. Le aziende possono utilizzare la tecnologia per fornire esperienze di shopping virtuali, consentire agli utenti di provare i prodotti in modo virtuale o fornire informazioni aggiuntive attraverso elementi digitali sovrapposti ai prodotti stessi.
- Supporto nell’ambito del lavoro: può essere utilizzata come strumento di supporto sul posto di lavoro. Ad esempio, gli operatori di manutenzione possono utilizzare la RA per visualizzare istruzioni o informazioni direttamente sul campo visivo, migliorando l’efficienza e la precisione.
E quali sono gli svantaggi? Eccoli sintetizzati qui sotto:
- Dipendenza dalla tecnologia: La RA richiede l’uso di dispositivi tecnologici, come smartphone o visori. Ciò può comportare una maggiore dipendenza dalla tecnologia e un’ulteriore distrazione dalla realtà circostante.
- Integrazione complessa: l’integrazione della RA può risultare complessa e costosa, specialmente per le aziende che desiderano implementarla. Ci possono essere sfide tecniche, come la necessità di hardware personalizzati o la creazione di contenuti digitali appositi.
- Problemi di privacy e sicurezza: l’utilizzo della RA può sollevare preoccupazioni in termini di privacy e sicurezza dei dati. La raccolta e l’elaborazione delle informazioni personali degli utenti attraverso la tecnologia possono creare rischi di violazione della privacy e di utilizzo improprio dei dati.
- Effetto disorientante: in alcuni casi l’esperienza della RA può risultare disorientante o causare disturbi visivi. L’interazione tra gli elementi virtuali e il mondo reale potrebbe non essere completamente fluida, causando problemi di percezione o di adattamento.
È importante notare, tuttavia, che molti di questi svantaggi possono essere mitigati o superati con l’avanzare della tecnologia e con l’adozione di standard di sicurezza e di utilizzo responsabile dei manufatti digitali. Consigliamo sempre di approcciare alle tecnologie in modo ragionato e di mantenersi sempre informati.
Con il nostro blog cerchiamo soprattutto di far questo: offrire a tutti un servizio di approfondimento e aggiornamento sulle tematiche più calde del tech per addentrarsi in sicurezza nel magico mondo digitale.
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